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Trip. La Lecce ritrovata di Factory Compagnia Transadriatica

La serata di fine agosto anticipa l'equinozio d'autunno con una piacevole frescura ed invita ad uscire. Una breve passeggiata attraverso le scorciatoie del centro e raggiungo il Castello Carlo V. In attesa del misterioso evento, vi sono alcuni leccesi e qualche visitatore. In programma una performance ideata e diretta da Tonio De Nitto per Factory Compagnia Transadriatica. Il tempo di familiarizzare con il luogo, quindi l'invito ad avvicinarsi. In una nicchia, appena superato l'antro d'ingresso, è sistemato un altarino votivo con candele presso cui attendono due attori in nero. Danno il loro benvenuto a "Trip - Viaggio nel Salento tra Santi e Fanti" e sollecitano i presenti ad accendere un cero al proprio santo (o fante). Di fronte a loro un leggìo con un menu numerato. E per ogni numero un nome: personaggi noti e meno noti ma anche topoi culturali che celebrano il folklore culinario e musicale di Lecce e del Salento. Una traversata low cost che "ha i sapore di una pillola e l'efficacia di un juke box".

Ecco dunque il primo spettatore avvicinarsi timidamente a richiedere il primo dei 25 racconti. Una dopo l'altra, le figure dell'immaginario e della memoria di una terra i cui confini la trascendono in una maniera ad essa quasi inconsapevole, iniziano a palesarsi. E mentre attendiamo nella penombra, dalle mani del regista arrivano anche i santini da collezione realizzati nella grafica da Alessandro Colazzo.


Lascio che sia qualcun'altro ad osare sul maestro, giacché Carmelo Bene non può essere parlato ma solo ascoltato (con contrizione). E decido quindi di chiamare Sant'Irene, lupiensis patrona prima che un tale di nome Oronzo divenisse liberatore ufficiale della città dalla peste ma testimonianza perenne di una società matriarcale che alcun patrono potrà destituire.

E' quindi il momento de La Mara, il celebre travestito milionario che negli anni Ottanta aiutava i primi immigrati a trovare casa e lavoro nel centro storico dalla sua abitazione dalle parti della Chiesa Greca, non lontano dalle Suore Benedettine alle quali avrebbe lasciato tutti i suoi averi. E poi Edoardo de Candia, Giò Stajano, Vittorio Bodini, Tito Schipa, Margherita D'Enghien, Regina Bianchi e molti altri in una alternarsi di ilarità e nostalgia, ma anche la 'pasta de mannule' (la pasta di mandorla) che à la madeleine riattiva nella memoria i giorni dei morti. Fino al cameo de La Taranta iI cui testo "Una sposa per il Santo" chiama i primi applausi.

I due attori s'alternano con equa bravura e convinzione. Sono Fabio Tinella (appena rientrato da Edimburgo dove ha partecipato a "Yurtakids" con "Cenerentola") e Angela Gaetano (attualmente impegnata nella presentazione del suo "Bocche di dama"). Ed attorno alla struttura in legno realizzato da Iole Cilento aprono con la parola mondi di ricordi per chi ha conosciuto eventi e circostanze e d'immaginazione per chi non c'era. Un'iniziativa pregevole (in replica il 7, 14 e 21 settembre) ed innovativa per l'offerta culturale estiva di Lecce con il circuito di Puglia Promozione che attira alla fine di un percorso turistico nell'anima della città. E se generalmente i camminatori arrivano esausti all'ultima tappa accontentandosi di qualche candela, il pubblico del 31 agosto alle otto e trenta non ha lasciato la scena fino all'ultima lampadina.

Trip. Viaggio nel Salento tra Santi e Fanti una performance di Factory Compagnia Transadriatica con: Angela De Gaetano e/o Fabio Tinella scritta e diretta da Tonio de Nitto con i contributi drammaturgici di Fabio Tinella e di Fabio Chiriatti, Mauro Marino, Francesco Farina elementi di scena: Iole Cilento con il sostegno di Comune di Lecce e Puglia Promozione.

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