CORRI, DAFNE!
tratto da Metamorfosi di Ovidio
di e con Ilaria Carlucci
regia Alberto Cacopardi
consulenza artistica Tonio De Nitto
disegno luci Alberto Cacopardi
costume Lilian Indraccolo
coproduzione Tessuto Corporeo e Factory compagnia transadriatica
I boschi delle storie non son mai luoghi tranquilli... Prima o poi si finisce per smarrirci qualcosa, se non sé stessi.
Sulla riva limacciosa di un fiume, in una notte di luna piena, nasce dal fango una ninfa. Leggera, curiosa, spettinata. È Dafne, che nuota, salta, rotola, si arrampica, respirando al ritmo degli animali del bosco.
Intanto, oltre le chiome degli alberi si staglia nel cielo terso la sagoma scintillante del carro del Sole, guidato da Apollo, il più bello tra tutti gli dei, tanto desiderato quanto sprezzante. Due universi lontani si incontrano per l’intervento dispettoso di un paio d’ali spennacchiate e due frecce malandrine...quelle di Cupido, il bambino eterno, il dio dell’amore.
Apollo si innamora per la prima volta e il desiderio lo acceca. Dafne vacilla, si sente smarrita, schiacciata, sola. Tutto attorno a lei si trasforma senza preavviso e il suo mondo sembra crollare.
Che cosa accade se comincia a correre? Correre via, da tutto e tutti, via da casa, dalla se- quoia, dalle sorelle dai capelli di seta, dal padre fiume, da un vestito da sposa, dagli occhi di un dio sconosciuto.
Correre libera, correre forte, si, ma verso cosa?
“Corri, Dafne!” gioca con la materia del mito e con i fili invisibili che muovono le vite di tutti, che siano potenti creature divine o silenziosi abitanti del bosco, alla ricerca della sottile linea di confine tra l’amore per l’altro e l’amore per sé.
età consigliata: dagli 8 anni