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PALOMA, BALLATA CONTROTEMPO
di e con Michela Marrazzi
musica Mattia Manco/Rocco Nigro
drammaturgia e regia Tonio De Nitto
cura dell'animazione Nadia Milani
puppet Michela Marrazzi
elementi di scena Simone Tafuro
costumi Lilian Indraccolo
Si ringraziano Laura De Ronzo, Blablabla, Raffaele Scarimboli
produzione Factory compagnia transadriatica - Teatro Koi
Peregrina Paloma imaginaria
Que enardeces los ultimos amores:
alma de Luz, de musica y de Flores
peregrina Paloma imaginaria."
(Ricardo Jaimes Freyre - Bolivia 1868-1933)
È un dialogo tra due anime “Paloma”. Uno scambio scenico ed emozionale tra il fascino di una bambola, che riproduce con grazia e minuzia la realtà dei gesti di una donna anziana, e quello della musica, che quei gesti li ispira, li accompagna, li asseconda.
È così che, in scena, Paloma è un’anima canterina, dai grandi occhi profondi, con i suoi bagagli pieni del tempo trascorso e che mai più ritornerà, perché il tempo si sa, divora le cose semplici, come l’infanzia, la giovinezza, l’amore, la vita.
Con lei c’è un’altra figura che aspetta, osserva, scandisce e determina silenziosa il compiersi di questo viaggio e per farlo utilizza uno strumento musicale ed un metronomo. E’ una presenza misteriosa quella del tempo o chissà chi e Paloma cerca ingenuamente di sfuggirgli con il suo carico di ricordi.
In scena Michela Marrazzi, con la sua la bambola, una marionetta ibrida in gommapiuma a cui ha donato forma, gesti e anima e un musicista con la sua fisarmonica ad attraversare le emozioni di questo viaggio.
“ No me llores, no, no me llores, no,
Porque si lloras yo peno,
En cambio si tú me cantas
Yo siempre vivo, y nunca muero.”
Non piangermi, no, non piangermi.
Perché se mi piangi io soffro,
in cambio se tu mi canterai
io vivrò per sempre
e non morirò mai
(La Martiniana)