IL FANTASMA
DI CANTERVILLE
liberamente ispirato all’omonimo racconto di Oscar Wilde
di e con Angela De Gaetano
regia di Tonio De Nitto
musiche originali di Paolo Coletta
VoiceOver Roberto Latini
Collaborazione al movimento Annamaria De Filippi
scene Porziana Catalano
assistente scenografa Silvia Giancane
costumi di Lapi Lou
luci di Davide Arsenio
tecnico Graziano Giannuzzi
produzione Factory Compagnia Transadriatica
Virginia, una ragazza sensibile e generosa, va ad abitare con la sua famiglia in un castello infestato da un terribile fantasma, condannato a tormentarsi finché una antica profezia non sarà compiuta. Tra notti macabre e inquietanti apparizioni, molte sorprese attendono il fantasma, che si ritrova a fare i conti con una strana famiglia dalle bizzarre abitudini che può essere più spaventosa di qualsiasi fantasma. Una prova coraggiosa attende la fanciulla, che dovrà affrontare un viaggio misterioso oltre la linea che divide la vita dalla morte, esperienza su cui nessuno mai saprà nulla.
Virginia ci conduce attraverso una storia ricca di humor e suspense, in cui razionalità e inquietudine si alternano, regalandoci momenti davvero spettrali tra le grigie mura del rinomato Castello di Canterville. E nella migliore tradizione delle ghost stories, anche il nostro Fantasma di Canterville, si presenta come un horror teatrale dalle atmosfere gotiche, un mosaico di paesaggi sinistri e personaggi non meno inquietanti. A dargli vita, da sola in scena, Angela De Gaetano, in un monologo, o un melologo forse, che potrebbe essere tranquillamente considerato uno spettacolo corale.
Lo spettacolo di Factory Compagnia Transadriatica, pur reggendosi sulla bellissima prova di attrice di Angela De Gaetano che tratteggia tutto con gustosissima ironia, utilizzando tutte le possibili movenze possibili del suo corpo e sul suo testo che in modospumeggiante segue fedelmente la trama di Wilde, si propone in modo perfetto anche attraverso il netto connubio con tutti gli altri elementi della Scena, dalla perfetta regia di Tonio De Nitto alle musiche originali di Paolo Coletta che, anche attraverso rumori ed effetti sonori, seguono emotivamente tutte le vicende raccontate, alle Scene diPorziana Catalano che in modo raffinato e non invasivo con pochissimi elementi ci trasportano direttamente nel castello di Canterville .
Mario Bianchi, Eolo
...È un horror di nero e luce fioca che all’inquietudine spesso fa seguire una componente comica, in bilico tra caratterizzazione bizzarra e macchiettismo un po’ di maniera; Angela De Gaetano è abile nel portare su di sé tutti gli elementi scenici ed extrascenici – tra cui le luci sinistre di Davide Arsenio e le musiche insinuanti – perché i suoi personaggi possano esplodere tutti i loro vizi e – solo una, Virginia, dolce e coraggiosa di fronte al fantasma che soffre da vivente – le virtù...
Simone Nebbia, Teatro e critica
Angela De Gaetano conferma le sue capacità di performer della narrazione. Si parlava di una poetica del gesto: la De Gaetano la sposa con estrema precisione e accuratezza. Presta ilcorpo – ampio e rigido gonnellone nero, due chignon e trucco dark – all’interpretazione di tutti i personaggi del racconto “light horror” di Wilde conferendo a ciascuno un propriodefinito profilo, fisico ma anche caratteriale: quella postura, quel tic, quel so pracciglio alzato, quella camminata che lo rendono davvero visibile davanti ai nostri oc
chi. Non solo: con padronanza tecnica del gesto mostra allo sguardo il gatto che si ran nicchia sulla spalla della protagonista, la macchia di sangue sul tappeto, gli oggetti di v alore che cadono in pezzi. Tutto è raccontato dal movimento, dalla mimica facciale, da un utilizzo dello spazio scenico calibrato ed eloquente.
Ilena Ambrosio paneacquaculture.net