“Romeo e Giulietta in salsa pop”
- Nicola Viesti, Hystrio n.2/2013
- Apr 26, 2013
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La compagnia Factory di Tonio de Nitto riprova con Shakespeare e, dopo il buon esito del precedente Sogno di una notte di mezza estate, si cimenta in Romeo e Giulietta. Il risultato è brillante e riconferma le doti di freschezza compositiva che contrassegnava il Sogno e un approccio pop che non riguarda solo i segni veicolati ma proprio una dote popolare della stessa messinscena che la rende fruibile e gradita a un pubblico vasto e di ogni età. Questa volta a rendere particolarmente felice la riuscita, concorre la traduzione di Francesco Niccolini: attuale, di una profondità priva di fronzoli, essenziale e affascinante. E all’efficacia del linguaggio sanno ben rispondere la regia e l’interpretazione di un cast affiatato e di gran comunicativa. In una scena segnata da luminarie da festa paesana, la notissima vicenda pare seguire i moti dell’anima dei due amanti, prima spensierati e aperti al mondo, poi, dopo la morte di Mercuzio e Tebaldo, travolti dal dolore e dall’ombra. Lo spettacolo, così, pare diviso in due parti antitetiche, la prima in cui predomina una comicità a tratti irresistibile che ammicca anche al pubblico e la seconda, cupa edolente, che prelude al tragico finale macchiato di cremisi. Insomma questo Romeo e Giulietta sa far ridere e sa far commuovere e De Nitto sa come scegliere i giusti ritmi e utilizzare – con oculata parsimonia che denota padronanza di mestiere e ispirazione – un grappolo di musiche assai coinvolgenti. La compagnia Factory si sta avviando ad essere uno dei più interessanti giovani gruppi della scena non solo pugliese.
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