
Alceste, la croce del diverso
Convince al nuovo Abeliano la messinscena del “Misantropo"
Italo
Più che un misantropo, Alceste è un pedante, un intransigente in fatto di dirittura morale. Non fugge il prossimo per incapacità d’integrazione, al contrario lo cerca, ma nella direzione sbagliata, ovvero tra gli ipocriti, gli omologati, gli opportunisti e i meschini che compongono il degradato humus dell’alta società francese dell’era barocca. Non trovandolo, piomba nella frustrazione. E’ un diverso, un “perdente”. Amaro a lui. Questa dimensione amplificata della solitudine