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CON REAZIONE A CATENA  AVVIATI DIALOGHI INTERNAZIONALI SUL RUOLO DEI FESTIVAL DURANTE E DOPO COVID-1


E’ indiscutibile come il disagio della pandemia abbia rivoluzionato la nostra progettualità nel bene o nel male e come, pur confinati nelle nostre quarantene, abbia aperto come mai fino ad ora i nostri confini e le nostre relazioni umane e professionali seppure via etere. Trasformazione e riadattamento sono state così durante la pandemia le linee guida che hanno mosso anche il progetto Reazione a catena vincitore del bando ministeriale Boarding Pass Plus 2019, realizzato da una rete di festival Italiani dedicati alle nuove generazioni con capofila Segni New generations festival di Mantova assieme ai festival Kids di Lecce, Visioni di Bologna, Teatro tra le Generazioni di Castelfiorentino, I teatri del mondo di Porto Sant’Elpidio, Trallallero di Artegna e Assitej Italia.

Le restrizioni hanno impedito ai direttori dei festival sopracitati di poter raggiungere i festival stranieri, molti dei quali cancellati, e l’Assitej world Congress di Tokyo, per sviluppare relazioni internazionali e a diffondere e rafforzare il brand Italia.

Così dopo le prime tappe in Lituania a Vilnius per il Festival Kitoks’20 e in Belgio ad Hasselt per Krokus festival, registrata la necessità di trasformare il progetto iniziale, dall’essere confinati nelle proprie abitazioni, il board di progetto, ha pensato di aprire un momento di riflessione utilizzando il web dapprima invitando altri direttori di festival nazionali, poi confrontandosi con quanto stesse accadendo in Europa e nel mondo.

Cosi dal 14 aprile sono intercorsi una serie di appuntamenti di confronto per favorire discussioni sul ruolo dei festival durante e dopo la pandemia, appuntamenti seguitissimi da tanti professionisti del settore italiani e internazionali. Un momento di condivisione necessario che ha contemplato per ogni settimana la presenza di un ospite-relatore straniero e anche di membri delle istituzioni italiane e straniere che hanno raccontato prassi adottate nei loro paesi analizzandone finalità e contenuti.

Tra gli ospiti intervenuti ad arricchire il dibattito internazionale:

Yvette Hardie - Presidente di ASSITEJ International e Direttore di ASSITEJ South Africa, International Association for Theatre for Children and Young People

Adjjima Na Patalung - Direttore artistico The Bangkok International Children's Theatre Festival (BICT Fest)

Grace Hung - Segretario esecutivo di Taiwan Dot Go Children's Art Festival

Mary Rose Lloyd - Direttore artistico di New 42 Street, New York City, USA

Lynda Hill - Direttore artistico Wee Festival, Toronto, Canada

Wendy Bable - Direttrice freelance, consulente creativa e insegnante - Presidente di IPAY (International Performing Arts for Youth), Philadelphia, USA

Terina-Jasmine (TJ) Alladin, Managing Director di IPAY

Floriane Mercier - Leader dell'Ufficio pratiche e dell'educazione artistica e culturale, Direction Générale de la Création Artistique, Ministère de la Culture

Sébastien Bris - Responsabile dell'ufficio Supporto artistico alla rete degli Instituts français nel mondo

Cyrille Planson - Vice presidente ASSITEJ France-Scène d’enfance, Codirecteur du festival Petits et Grands e Caporedattore di La Scène

Tatiana Bobrova - Kings festival- Novgorod- Russia

Olga Zaets della Rostov-on-Don Academic Youth Theatre ideatrice del festival in rete International Online Theatre Festival for Young People "Better than us".

Gerhard Verfaillie, Krokus festival - Hasselt - Belgio.

Krakeling, Dutch Performing Arts di Amsterdam

Suzanne Verboeket del The Hague festival, Amsterdam

Henrik Kholer - APRIL FESTIVAL Danimarca.

Pedro Granato, regista brasiliano e drammaturgo della Pequeno Ato Theater Company.

María Sepúlveda Balabán, fondatrice di La Negra Maria Teatro, attrice e psicologa con una vasta esperienza nell'ambito dell'infanzia, fondatrice di Te Veo ASSITEJ Chile, Presidente dal 2016 al 2019, vive a Santiago del Cile.

Panorami molto diversi ma accumunati da un’emergenza comune che ha messo in discussione il ruolo dei festival nella filiera produttiva e nel sostegno alle compagnie e ai territori e ha reso ancora più fragile il teatro per le nuove generazioni laddove veniva meno uno dei presupposti fondamentali dello spettacolo dal vivo, l’incontro reale appunto. Ci si è domandati quanto il web potesse supplire, sostituire, trasformare, coadiuvare, aggiungere o togliere alla straordinaria pratica del teatro, quali misure fossero state adottate nelle singole regioni e poi nazioni per contrastare l’immobilità, quali azioni necessarie per non perdere il contatto con le comunità e con le istituzioni (non solo scolastiche), quali buone pratiche potessero diventare bagaglio comune, quali espedienti anche in rete potessero aiutarci a restare in piedi e non perdere la nostra mission.

Per facilitare la partecipazione anche degli operatori più lontani come Stati Uniti e Sudamerica gli appuntamenti sono slittati dal mattino alla sera rendendo davvero unico quell’incontro, dove spogliati delle singole peculiarità, sguardi e pensieri viaggiavano superando difficoltà linguistiche e differenti background.

Incontro dopo incontro si è deciso di continuare con un approccio più pratico e operativo che analizzasse le alleanze necessarie attraverso la condivisione e la ricerca di pratiche che potessero davvero rendere più forte il nostro settore.

Il prossimo appuntamento registrerà ancora una novità ovvero sarà il primo incontro in presenza dopo Covid-19, in versione online e offline, il 15 luglio a Porto San'Elpidio in occasione del festival I Teatri del Mondo, festival partner del progetto. Il dibattito sarà incentrato su problemi, testimonianze e soluzioni, su cosa succeda nel mondo a un mese dalla riapertura.

Reazione a Catena è un’esperienza virtuosa che ora ci auguriamo possa trovare una giusta trasformazione, non disperdendo quella rete di contatti e di pratiche straordinarie, ma provando a convogliarle in un nuovo progetto dalla dimensione fortemente internazionale.

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