le buone pratiche nel teatro e disabilità convegno a cura di Andrea Porcheddu
4 gennaio ore 9.30 - Officine Cantelmo
Convegno
LE BUONE PRATICHE NEL TEATRO E DISABILITA’
a cura di Andrea Porcheddu
In che modo il teatro si inserisce nella rappresentazione sociale dell’infanzia e dell’alterità? Come le modifica? Cosa lega disagio e giovane età?
Quali sono le buone pratiche teatrali – nuove o antiche – per chi lavora nell’ambito del disagio e della infanzia?
A partire da queste e altre domande, si apre il confronto e la discussione del convegno “Buone pratiche nel teatro e disabilità” – unendo punti di vista e percorsi diversi di studio e di attività scenica, sia nazionali che internazionali.
In occasione del Festival Kids di Lecce, si intende approfondire e rilanciare una discussione già in atto in Italia.
Focalizzare l’attenzione su corpi “non conformi”, specie se giovani e in formazione, attraverso i codici del teatro e della danza, significa infatti investigare percorsi formativi, pedagogici, creativi che, attraversando la diversità generazionale, sociale e culturale, sappiano innovare i linguaggi e i codici teatrali del nostro tempo.
Vi è, insita nell’infanzia e nell’adolescenza, l’esperienza fisica, costante, del disagio, della difficoltà di crescere e di stare al mondo. È innegabile che servano consapevolezza e delicatezza nell’accostarsi a quelli che sono gli anni difficili della vita: difficoltà che spesso possono moltiplicarsi se si intrecciano alle diverse abilità del soggetto in divenire.
Si tratta dunque di sperimentare e verificare nuove pratiche drammaturgiche, registiche, interpretative, organizzando i saperi scenici in creazioni che coinvolgano e indichino prospettive alternative. La questione nodale, allora, è qualificare ulteriormente metodologie e proposte, ampliare la professionalità e l’accessibilità nel teatro dei e con i ragazzi. Passato quasi un secolo dal celebre Manifesto del teatro proletario dei bambini, di Walter Benjamin e Asia Lacis, risuona con forza la loro prospettiva creativa: dal teatro dell’infanzia può arrivare la vera rivoluzione. Lasciate recitare i bambini, gli adulti impareranno.
ingresso libero