top of page

All’Ambra di Albenga un Romeo e Giulietta fuori dagli schemi.

Un classico è per sempre e Romeo e Giulietta è il classico tra i classici. Nessuna storia è stata raccontata, messa in scena, filmata quanto quella degli sfortunati innamorati di Verona, eppure la Compagnia Factory riesce a farcela gustare ancora una volta stravolgendola pur rimanendo fedelissimi al Bardo. Gli attori interagiscono col pubblico all’ingresso regalando santini elettorali “Vota Capuleti”, iniziando le schermaglie tra loro.

Sul palco tre grandi, semplici costruzioni in legno a rappresentare la chiesa e i palazzi delle due famiglie rivali. In seguito sarà portata sul palco anche una scala a pioli che fungerà da balcone e alcova degli innamorati. Un’incessante tarantella accompagna l’ingresso degli spettatori (che riempiranno totalmente il Teatro Ambra di Albenga) e la musica avrà un ruolo molto importante per tutto lo spettacolo. Una voce fuori campo in stile dj riassume la trama e quindi gli attori si presentano. Esclusi Romeo e Giulietta tutti interpretano più parti.


La rappresentazione è stravolta in numerose chiavi di lettura. Molte situazioni accelerano sul pedale del comico, ma non mancano i momenti drammatici e sentimentali. Travolgente la rivisitazione in chiave trash della festa in casa Capuleti al ritmo della Carrà, che scatena il primo di una lunga serie di applausi. Molti i momenti di taglio cinematografico con un suggestivo uso delle luci e del movimento interno alla scena, vera e propria inquadratura, come la passione dei due giovani accompagnati dalla musica dei Radiohead (mentre la sofferta, splendida voce di Antony accompagna la morte di Mercuzio) o il bellissimo finale.

Si sottolinea la gioventù e l’innocenza dei due protagonisti, estranei alla meschinità degli adulti, mostrandoli spesso con le cuffie che li escludono dal mondo. Shakespeare sarebbe molto contento di questa messa in scena del suo capolavoro: il Bardo di Stratford parlava al pubblico, era colto e volgare, allegro e commovente. Gli attori, Lea Barletti, Angela De Gaetano, Dario Cadei, Ippolito Chiarello, Filippo Paolasini, Luca Pastore, Fabio Tinella, diretti da Tonio De Nitto, sanno essere tutte queste cose (volgari no, però). Complimenti per come hanno saputo attualizzare senza tradire un testo ormai leggendario.

Risate a scena aperta, molti applausi, divertimento ma anche commozione e riflessioni dopo lo spettacolo tra i presenti, come succede quando si assiste a qualcosa che lascia il segno. Prossimo appuntamento con la rassegna di Kronoteatro venerdì 7 febbraio con Babilonia Teatri, compagnia tra le più premiate della scena attuale.

Post in evidenza
Post Recenti
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page