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“Romeo e Giulietta in salsa pop”

La compagnia Factory di Tonio de Nitto riprova con Shakespeare e, dopo il buon esito del precedente Sogno di una notte di mezza estate, si cimenta in Romeo e Giulietta. Il risultato è brillante e riconferma le doti di freschezza compositiva che contrassegnava il Sogno e un approccio pop che non riguarda solo i segni veicolati ma proprio una dote popolare della stessa messinscena che la rende fruibile e gradita a un pubblico vasto e di ogni età. Questa volta a rendere particolarmente felice la riuscita, concorre la traduzione di Francesco Niccolini: attuale, di una profondità priva di fronzoli, essenziale e affascinante. E all’efficacia del linguaggio sanno ben rispondere la regia e l’interpretazione di un cast affiatato e di gran comunicativa. In una scena segnata da luminarie da festa paesana, la notissima vicenda pare seguire i moti dell’anima dei due amanti, prima spensierati e aperti al mondo, poi, dopo la morte di Mercuzio e Tebaldo, travolti dal dolore e dall’ombra. Lo spettacolo, così, pare diviso in due parti antitetiche, la prima in cui predomina una comicità a tratti irresistibile che ammicca anche al pubblico e la seconda, cupa edolente, che prelude al tragico finale macchiato di cremisi. Insomma questo Romeo e Giulietta sa far ridere e sa far commuovere e De Nitto sa come scegliere i giusti ritmi e utilizzare – con oculata parsimonia che denota padronanza di mestiere e ispirazione – un grappolo di musiche assai coinvolgenti. La compagnia Factory si sta avviando ad essere uno dei più interessanti giovani gruppi della scena non solo pugliese.


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